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Un fotografo è un ninja?

Un fotografo è un ninja?

Vi hanno mai detto che un fotografo è un ninja?

No, non ve lo hanno mai detto perchè è un segreto che solo qualche fotografo di matrimonio sa. E ad esempio non lo sanno alcuni altri fotografi che non si occupano di matrimoni.

C’è una grande differenza tra il fotografo prima del digitale e il fotografo post pellicola. Questa differenza è che ha subito delle variazioni, forse genetiche (ma di questo non si evidenziano studi scientifici).

No, non siete approdati sul sito di una matta, giuro. Sono sempre io, eccomi qui. Siete solo approdati sul sito di una fotografa che spesso si trova davanti a coppie di futuri sposi che amano le foto spontanee. Allora è lì che svelo il segreto.

Dietro a un fotografo di matrimonio in realtà si cela un ninja.

Immagino che durante il periodo in cui i matrimonio venivano scattati con macchine a pellicola, un fotografo di matrimonio portasse con sé non più di 4/5 pellicole da 24 o massimo 36 pose. Diciamo che probabilmente avevano a disposizione 120/150 scatti da fare.

Con così poche foto a disposizione non era il caso di cogliere i momenti spontanei. Non che non si potesse ma immagino che il fotografo desse la priorità alle immagini che ci si aspettava facesse e poco di più.

Poi un bel giorno è arrivato il digitale ed è stato possibile realizzare immagini senza limitazioni numeriche.

Un sorriso qui, un piatto là, poi i dettagli della sala, poi le persone durante la cena, poi la festa e un pò alla volta si è iniziato a raccontare i matrimoni con moltissime immagini dettagliate.

Il racconto è diventato man mano sempre più articolato e si è passati da poche foto in alcuni momenti a migliaia di files digitali della giornata.

E’ così che ci siamo trasformati in ninja. E vi dirò una cosa.

Fotografare matrimoni è davvero bellissimo.

Con gli strumenti che abbiamo possiamo cogliere moltissimi momenti spontanei. Ed è qui che diventiamo ninja, con quella capacità (che non tutti hanno!) di passare inosservati. Di guardare anche quando apparentemente non succede nulla. Di vedere dove altri avrebbero lasciato perdere. Di risultare anche un pò simpatici, così se le persone ti lasciano fare e non si nascondono quando si vedono inquadrate.

La verità è che piace anche a me fare foto a persone che non sanno di essere fotografate, sono quelle davanti alle quali gli sposi restano più contenti.

E dopo qualche anno di esperienza posso dire che le foto più inaspettate sono quelle che colpiscono di più. Proprio perchè non erano attese e hanno la capacità di emozionare.

La spontaneità, se colta nella sua bellezza sa essere davvero commuovente e sa restare nel cuore degli sposi!