Book fotografico a Torino- Liliana Filia, counselor
(VS LE FOTO FATTE DA MIO MARITO CON LO SMARTPHONE VENGONO BENISSIMO)
Ancora un articolo sul perché è meglio scegliere un fotografo professionista se si vuole avere un BOOK FOTOGRAFICO A TORINO
Essendo la città in cui vivo insisto molto nello scrivere del book fotografico a Torino. Ecco un altro capitolo in cui spiego perché è sempre meglio investire in un fotografo professionista.
Noi fotografi cerchiamo di essere molto bravi nel pubblicare sul nostri siti i migliori book fotografici che facciamo, che siano essi book fotografici di moda o book fotografici professionali o di altra natura.
A volte sono richieste ore di lavoro per scegliere quali immagini pubblicare e quali no, come metterle e perché.
E poi la post produzione, fare in modo che le immagini colpiscano, che raccontino una storia, o dicano di più sul nostro lavoro e soprattutto sul soggetto che andiamo a fotografare.
Non dimentichiamoci che quando facciamo un book fotografico per un cliente lo stiamo facendo per lui/lei, non per noi stessi. Quindi per prima cosa bisogna davvero capire e soddisfare le sue esigenze.
Vorrei solo raccontare qualcosa di diverso attraverso questo articolo.
Conosco la cliente, Liliana Filia (counselor scuola Gestalt) da molto tempo. Si è rivolta a me per avere un book fotografico a Torino da condividere attraverso i suoi canali. La prima cosa che mi ha detto, e penso che molti di quelli che la leggeranno si ritroveranno in queste parole è stata “io in foto non vengo bene, non sono fotogenica, e quando qualcuno in famiglia mi fa una foto non vengo mai bene!”
In tutta onestà?! Ho pensato meno male! Figurati se mi avesse detto “Quando mio marito mi fotografa con lo smart phone vengo sempre benissimo”… mi sarei trovata tacitamente in competizione col marito non fotografo e col suo smart phone!
BOOK FOTOGRAFICO A TORINO: ecco il percorso corretto.
Per fortuna Liliana ha scelto il percorso corretto, andare da un fotografo professionista per il suo book fotografico a Torino.
La prima cosa che è emersa è che Liliana è una simpatica introversa, senza macchina fotografica ride e scherza ma appena presa la camera si irrigidisce e la sua espressione cambia.
Allora il lavoro diventa un altro, e non ha più a che fare con tempi di esposizione, flash, luce ambiente o obiettivo che utilizzo. Il lavoro è più di fino, è trovare argomenti che allo stesso tempo non la deconcentrino ma che la rilassino, fare gesti che non la innervosiscano, farla parlare, raccontare meglio il suo lavoro…
Il servizio che do al mio cliente è quindi riuscire a far emergere la sua personalità e soprattutto che sia contento del risultato.
Mentre scattavo queste immagini ho assistito a una trasformazione. Non pubblicherò immagini che ho scelto di scartare ma immagini che rappresentano la sua trasformazione dai primi scatti, avvolta nello scialle fino agli ultimi in cui non solo ha cambiato abiti ma anche atteggiamento con una diversa apertura nei confronti della macchina fotografica.